Veniva consumato a Genova per le virtù mediche attribuitegli soprattutto dagli antichi medici arabi. Ancora oggi pur con le maggiori conoscenze di cui godiamo si riconoscono alla rosa antiche virtù.Si consuma direttamente o come dolcificante come il miele, o come salsa per i formaggi.
La confetteria Pietro Romanengo utilizza ancora frutta fresca e il ciclo produttivo segue l’evolversi della maturazione naturale secondo l’alternarsi delle stagioni. Ogni anno, tra maggio e settembre, la fabbrica si riempie di fiori e profumi. Con la frutta matura e i petali la Bottega della Frutta e dei Fiori Romanengo 1780 realizza, oltre alla frutta candita: confetture, gelatine e sciroppi seguendo i dettami delle antiche ricette.